Se ne è andata lo scorso 9 aprile Chiara Frugoni, insigne studiosa del medioevo, figura nota anche al grande pubblico per le sue numerose pubblicazioni e per la calorosa accoglienza ricevuta da parte dei lettori. Ha vissuto a Pisa, dove ha insegnato Storia medievale dal 1980 al 1988, per poi traferirsi a Tor Vergata, a Roma, fino al Duemila. Negli anni ha collaborato con diversi quotidiani e programmi radiofonici e televisivi.
Se si volesse cercare un filo conduttore in tutto il suo impegno di accademica e scrittrice, certamente appare evidente la ferrea volontà di sottrarre il medioevo dall’infausta quanto falsa nomea di epoca buia, oscurantista. La sua, ovviamente, non è stata un’operazione agiografica o negazionista, ma semplicemente onesta: lungi dal respingere alcuni aspetti negativi – presenti, d’altra parte, in ogni epoca –, Frugoni ha voluto celebrare lo splendore di secoli incredibilmente fecondi. Parliamo più o meno di un millennio in cui sono furono gettate le fondamenta della società moderna e contemporanea: dal feudalesimo alla nascita dell’Islam, dall’invenzione degli occhiali alla polvere da sparo, da Dante all’origine dei comuni, è impossibile elencare tutti i fatti e i personaggi che hanno segnato e incidono ancora nel tessuto della società contemporanea. Basti pensare a due personaggi di spicco, a cui la studiosa dedicò parecchie riflessioni.
Particolare attenzione ripose nella figura del fraticello di Assisi, quel Francesco a cui dedicò molti testi, come Francesco e l’invenzione delle stimmate, oppure Le storie di San Francesco. Guida agli affreschi della Basilica superiore di Assisi.1 A santa Chiara, a cui dedicò nel 2006 Una solitudine abitata: Chiara d’Assisi.2
Vogliamo ricordarla con uno dei suoi lavori meno specialistici, ma comunque sempre puntuali e precisi, cioè Storia di Chiara e Francesco.3 Pubblicata nel 2011, l’opera riscosse subito un grande successo per la scorrevolezza della prosa di Frugoni e per quella caratteristica riscontrabile in ogni suo libro, ovvero la profonda onestà intellettuale che si trasforma in uno stile sobrio, conciso, rispettoso dell’interlocutore.
Chi erano dunque Francesco e Chiara?
Il primo, all’inizio della sua vita, altro non era se non il figlio di un ricco mercante che faceva dannare il padre perché spendeva troppi soldi in abiti eleganti e in eccessi. Decise un giorno di aspirare alla gloria terrena e pensò di seguire Gualtiero di Brienne in una spedizione militare contro Marcovaldo di Annweiler per la tutela del figlio di Enrico VI, il futuro Federico II.
Ma fece un sogno, e qualcosa cambiò. Abbandonò i suoi progetti per seguire non più la gloria terrena ma quella celeste. Pietro di Bernardone, deluso e amareggiato, vide svanire il sogno di un figlio cavaliere, e non poté nemmeno credere a quella scelta folle. Francesco si privò di tutto, e cominciò pian piano il suo nuovo percorso, che lo porterà meno di quarantenne, dopo molte sofferenze, a morire già santo. E Chiara? Anche lei ovviamente di nobile famiglia, destinata a un buon partito. Devotissima a Dio, la sua scelta di seguire il frate d’Assisi sconvolse tutti. Si sperava almeno in una collocazione altolocata all’interno della Chiesa, ma anche lei scelse di servire gli ultimi, da ultima. Frugoni attraversa le loro vite senza mai cedere al lirismo introspettivo o alla semplificazione storiografica, evidenziando anzi le frizioni continue con il potere papale, con la necessità di inquadrare quei frates e sorores in una regola definita, di controllare delle anime all’apparenza incontrollabili.
La storia successiva è nota, ma ritrovare questo volumetto può non solo aiutare a riscoprire chi siano veramente i patroni d’Italia e cosa subirono, ma ci aiuta anche a onorare una grande scuola, quella della medievalistica italiana, perla rara troppo spesso trascurata dalla macchina burocratica dello stato, e di una delle sue studiose più raffinate, quella Chiara Frugoni che in un suo libro mise la propria email affinché i lettori con dei dubbi o delle domande potessero scriverle. Altri studiosi, altri tempi.
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Note:
1) Le storie di San Francesco. Guida agli affreschi della Basilica superiore di Assisi, Einaudi, 2010; Francesco e l’invenzione delle stimmate. Una storia per parole e immagini fino a Bonaventura e Giotto, Einaudi, 1993; cfr. inoltre: Vivere nel Medioevo. Donne, uomini e soprattutto bambini, Einaudi, 2010; Quale Francesco? Il messaggio nascosto negli affreschi della Basilica superiore di Assisi, Einaudi, 2015.
2) Una solitudine abitata: Chiara d’Assisi, Collana I Robinson, Laterza, 2006.
3) Storia di Chiara e Francesco, Collana Frontiere, Einaudi, 2011.
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Immagine di copertina:
Giotto e bottega, Saluto di Chiara e delle sue compagne a Francesco, 1295-1299 circa, Basilica superiore di Assisi